Esploriamo il legame profondo tra il Ristorante e l'arte, focalizzandoci sulle straordinarie opere dei due artisti Severino Del Bono ed Elisabetta Braghetto.

Il Ristorante ai Navigli di Padova è da sempre un luogo in cui la buona cucina si unisce all’arte, offrendo ai suoi ospiti un’esperienza che incanta i sensi e nutre l’anima.

Il legame profondo tra il Ristorante e l’arte è evidente e sottolineato dall’esposizione permanente delle straordinarie opere dei due artisti Severino Del Bono ed Elisabetta Braghetto, che impreziosiscono le sue sale.

Severino Del Bono: la ricerca dell’equilibrio nell’assenza degli occhi

Severino Del Bono, con la sua caratteristica ricerca dell’equilibrio e della rappresentazione iconica, ci introduce in un mondo di fascino e mistero attraverso le sue “dee bendate”.
Questi primi piani di donne, che richiamano l’iperrealismo americano, sono al centro della sua ricerca artistica. Le opere di Del Bono sono caratterizzate da una precisa rappresentazione del ritratto, immerse in uno stile pop che le rende straordinariamente affascinanti.

Le sue modelle, dietro a una maschera dal sapore surreale, ridono, gridano, si commuovono, ma il loro sguardo è celato. Questa assenza degli occhi conferisce alle sue opere una sensualità insolita, senza mai scadere nella volgarità.
Le figure umane di Del Bono diventano icone di desiderio universale, invitando lo spettatore a esplorare le profondità nascoste dell’identità umana.

Elisabetta Braghetto: la magia delle texture e delle forme

Elisabetta Braghetto, nata a Padova e operante da più di 25 anni in provincia di Venezia, porta la sua maestria artistica nelle sale del Ristorante ai Navigli con le sue opere uniche, dopo aver esposto in rinomate gallerie nazionali e internazionali.

Le tele dipinte da Elisabetta Braghetto sono caratterizzate da una texture piacevole, dove il colore è sapientemente amalgamato sulla tavolozza e poi steso sul supporto, creando vibranti armonie cromatiche.

Le sue piccole sculture di “ominidi”, posizionate ai bordi delle tele, sembrano emergere lateralmente, osservando il mondo con timidezza e curiosità. Sono plasmate dalla mano dell’artista e poi cotte nel forno, godendo così di una consistenza piacevole al tatto e di una semplicità nell’atto di cambiarne volutamente la posizione.

“Queste figure sono sculture di pasta con anima in metallo in movimento, rappresentano pensieri nati da un bisogno catartico emotivo, dalla volontà e determinazione di voler uscire da situazioni strette: mai fissate alla tela ma appoggiate; in funzione al divenire e per non togliere loro la possibilità di muoversi liberamente sulla tela.” (cit. Massimiliano Bisazza)

Il Ristorante ai Navigli dunque non è solo un luogo dove deliziare il palato, ma anche un’oasi dove immergersi nell’arte e nella creatività.

Per scoprire di più sull’arte presente nel locale e ascoltare il racconto di Elena, la titolare del Ristorante ai Navigli, guarda il video.